La pussette è un'abile mossa che veniva messa a segno da esperti truffatori alla roulette, si tratta di un gesto felino che richiede estrema destrezza e rapidità di esecuzione al tavolo da gioco. Il trucco è banalissimo, consiste nel spostare una fiches sul tappeto verso il numero appena uscito, ovviamente, senza farsi cogliere sul fatto dagli impiegati del Casinò.
Questo espediente, un tempo, era messo in pratica da diversi pussettisti. Oggi è completamente scomparso per merito dei moderni sistemi di sorveglianza, ma una volta, in Italia, esistevano dei veri e propri team di professionisti che prendevano di mira i Casinò italiani e le più vicine case da gioco straniere per mettere in atto questo odioso stratagemma.
Per rendervi conto della gravità del fenomeno e di questa organizzazione criminale, ad Alessandria e nella vicina Casale Monferrato, esistevano delle vere e proprie scuole di pussettisti, con tanto di insegnanti di pussette qualificati che, dietro compenso, istruivano normali individui a diventare dei giocatori disonesti.
La professione del pussettista era particolarmente redditizia ma anche assai rischiosa. Quando venivano colti in fragrante, i più fortunati se la cavavano con una semplice denuncia e un foglio di via valido per tutti i casinò italiani. I più sfortunati ricevevano un corso intensivo di buone maniere dai butta fuori della Casa da gioco di turno.
A rendere nota l'esistenza di vere e proprie scuole professionali di pussettisti fu il croupier, nonché autore anche del libro "Guida ai giochi d'azzardo - Regole, tattiche e astuzie di gioco per sfidare con successo la fortuna", Riccardo Anselmi. Il quale ha vissuto in prima linea le vicende che ruotano attorno ai Casinò, storie non sempre spensierate o a lieto fine come dovrebbero essere in questi locali.
Se torniamo indietro di trenta - quarantanni fa, le cattedrali del gioco non erano solo un rifugio per ricchi eccentrici, erano anche una vera calamita per inquietanti personaggi alla ricerca di facili conquiste. D'altronde, il richiamo del danaro attirava persone di quasiasi tipo e, sempre più spesso, disposte a tutto per fare soldi facili.
