Le diverse fonti letterarie definiscono il periodo del regno della zarina come “il secolo d’oro di Caterina”.
Amica e sostenitrice degli illuministi francesi. Caterina II la Grande godeva di cultura e vita lussuriosa, le interminabili cavalcate e i balli in maschera erano le sue passioni, come gli uomini e il gioco della divina roulette.
Alla fine del regno di Caterina II l’esercito russo era in condizioni pietose. La corruzione era in tutti i settori della società. Ovunque regnava un grande disordine. Le guerre sotto Caterina II prosciugarono le finanze della Russia. Le spese dello stato superavano le entrate. Salirono i prezzi sui prodotti di prima necessità. Il benessere della popolazione stava per crollare. Ma alla sua corte non mancavano i tavoli della roulette che erano sistemati persino nelle cucine, per accontentare sia gli chef che il personale degli affari intimi della zarina.
Infatti, sono famosi i numerosi amanti di Caterina la Grande. Una volta egli disse che “faceva un grande servizio allo stato perché educava i giovani di talento”. Difatti, succedeva di frequente che la persona assunta eseguiva bene tutte e due le funzioni.
Caterina II spendeva cifre astronomiche per i suoi prediletti, gli storici hanno calcolato che i “favoriti” della zarina costavano 95,5 milioni di rubli alla Russia. Di certo non ha badato a spese per soddisfare i propri vizi e capricci.
Il suo comportamento era autorevole, tranne che nell’intimità dei suoi appartamenti e con coloro di cui si fidava.
Tra un’amante ed un’affare di stato non mancava mai un po’ di svago alla roulette, quel gioco raffinato tanto caro ai suoi amici francesi.